OSSERVATORIO

PERCHE’ A MONTEDORO
L’edificio dell’Osservatorio Astronomico si trova nel cuore della Sicilia, su un’altura denominata “Monte Ottavio” ad ovest dell’abitato di Montedoro e costituisce una sorta di quinta scenografica posta di fronte al paese e, nello stesso tempo, un importante luogo di osservazione dell’abitato e del paesaggio circostante. Per tale motivo l’Amministrazione Comunale ha deciso di istituire in questo luogo il parco didattico-scientifico dove è stato realizzato l’Osservatorio Astronomico. Dalla sua sommità si gode una vista a 360 gradi su un ampia porzione dell’entroterra siciliano e si possono vedere e porre in relazione tra loro paesi come Sutera e Mussomeli. Per queste ragioni di carattere orografico, oltre che di opportunità didattico-turistica, si è scelto tale luogo per l’ubicazione dell’Osservatorio.
ARCHITETTURA E PAESAGGIO
La particolare bellezza dei luoghi ha suggerito un intervento che,
compatibilmente con le necessità funzionali, non imponesse una presenza eccessiva e arrogante, sulla delicata configurazione della natura. La costruzione, piuttosto, asseconda la pendenza naturale e la sottolinea, proponendosi come un prisma sottile e allungato che emerge appena dal terreno. Questo prisma è orientato, come l’ago di una bussola, verso il luogo “cardinale” del paesaggio costituito dalla straordinaria presenza del monte “mozzato” sulle cui pendici sorge la città di Sutera. Questa presenza “entra”, visivamente, all’interno dell’osservatorio attraverso una parete vetrata che la inquadra e la stacca, come un fotogramma, dalla carrellata continua del paesaggio circostante. All’edificio si accede attraverso un percorso in trincea,
per cui il rapporto visivo con il cielo, cui l’osservatorio è votato, viene
conseguito attraverso un più intenso rapporto “tattile” con la terra. Terra e cielo costituiscono dunque i due poli che orientano il progetto. Le lastre di travertino, con le quali l’edificio è interamente rivestito, attraverso il loro colore e la loro grana, lo identificano pienamente con la terra e con i colori e le tessiture materiali che qui le sono propri. Su questo lineare prisma terroso emerge la cupola apribile, rivestita di rame. L’osservatorio di Montedoro è dunque rivolto sia al cielo sia alla terra dichiarando in modo naturale questa sua duplice appartenenza. È per questo che, oltre ad ospitare il telescopio con cui vengono osservati i corpi celesti, esso si propone come una terrazzaaffacciata sul paesaggio.


IL TELESCOPIO PIU’ GRANDE DI SICILIA
L’edificio dell’Osservatorio Astronomico ospita il
telescopio astronomico più grande della Sicilia. Si
tratta di un telescopio Newton-Cassegrain con
specchio primario del diametro di 600mm che riesce
a ingrandire l’immagine fino a circa 300 volte. E’ posto
su montatura equatoriale a forcella che insegue
l’oggetto puntato malgrado la rotazione della terra. La
cupola è sincronizzato al telescopio con apertura
elettrica. Lo strumento principale è anche dotato di un
altro telescopio rifrattore SkyWatcher di 150mm con
focale 1200mm F/8.
Planetario

COS’E’
E’ una struttura con 50 posti a sedere che ospita una cupola di 7,0 metri di diametro e un proiettore digitale, posto all’interno della cupola, in grado di proiettare la volta celeste riproducendola perfettamente. Abilitato anche per la proiezione di filmati full dome si presenta come un ottimo strumento per la conoscenza del cielo e per sperimentare in prima persona distanze e fenomeni astronomici.
Il Planetario ha la possibilità di rappresentare in maniera
estremamente realistica l’aspetto della volta celeste, creando
negli spettatori l’illusione perfetta di trovarsi all’aperto sotto il cielo stellato a guardare le costellazioni durante una nottata senza nuvole.
Il proiettore centrale focalizza sullo schermo emisferico le
immagini stellari, tramite un complesso sistema di lenti.
L’apparecchiatura è in grado di riprodurre i principali movimenti
dei corpi celesti, o gli spostamenti apparenti dei pianeti e della
luna sulla sfera celeste.
Può simulare anche il movimento diurno ed il cielo alle varie
latitudini: lo spettatore può vedere il sorgere ed il tramontare
degli astri in qualsiasi parte della Terra, dal polo nord all’equatore, e in qualsiasi stagione ed in qualunque tempo.
Può simulare anche i moti secolari e millenari, quali la migrazione del polo celeste, permettendo la ricostruzione del cielo nelle più disparate epoche nel passato e nel futuro.
Oggi, grazie all’applicazione dell’informatica, le simulazioni
prodotte al planetario sono infinite.










